Dentro il carrello del supermercato

Dentro il carrello del supermercato
ci sono due biglietti scritti a mano:
è sporco quel carrello,
dice una vecchia ammodo
e non lo vuole.
Uno è verde, da un blocchetto autoadesivo,
a stampatello – i giovani
che non sanno più usare la scrittura:
SACCHETTI PATTUMIERA –
RISO PADANO – PIZZA – BOOK IN BUSTA –
SALVASLIP ROSA – 1 VINO.
L’altro, a righe, strappato a un quadernino
a spirale, è a metà in corsivo:
3 seppioline 1 latte
cipolle Kinder cereal 1 cece 1 abrasivo.
Mi sembra di vedere una cucina,
in una via adiacente, in un interno,
la luce dal cortile, poi la sera,
tutta una vita altrui,
e mi sgomento.

Anna Maria Carpi (Milano, 1939), da Compagni Corpi (Scheiwiller, 2005)

-consigliato da Stefano Raimondi


UN MADIDO ABISSO ci ha tra le mani,

UN MADIDO ABISSO ci ha tra le mani,
che venga notte che venga giorno
tundra o tajgà,
nei vetri bianchi di ghiaccio
nei vetri imperlati di pioggia
il treno è in fuga.
Si gioca a carte,
fissi volti rosee mani
fisse nel gesto, come frutti sepolti.
L’artico nulla, un brusio senza sonno
il tutto umano,
Oh! lasciali tutti parlare,
sono bolle che scoppiano
in superficie, gorgogliano,
tu taci, taci, se ti lasci andare
lo sai, parli una lingua insopportabile.

Anna Maria Carpi (Milano, 1939), da Quando avrò tempo (Transeuropa, 2013)