Tradimento

Tutto ciò che poteva essere
E non è stato,
Dimenticalo.

Tutto quello che hai posseduto
E non ti appartiene più,
Tutto quello che avresti amato
Ma non si è lasciato amare,
Tutto quello che si dice ieri
E che è stato infranto,
Tutto quello che era bello
Ed è diventato scialbo,
Tutto ciò che era giovane
Ed è diventato vecchio,
Tutta la purezza che avresti voluto
E non hai raggiunto,
Tutto il dolore che hai scolpito
E non puoi più riparare,
Tutto il dolore che ti ha scolpito
E non riesci a perdonare,
Tutto ciò che hai odiato
Per il tempo di un attimo,
Tutto l’amore del mondo
Che hai soffocato,
Ricordati
Era vita.

Mary Barbara Tolusso (Pordenone, 1966), da Spine e aghi (Campanotto 1993)


La notte fila liscia tranne

La notte fila liscia tranne
quelle sere che si cede al ricordo
che si dovrà morire su un letto come questo.
Allora penso a quello che dicono gli stupidi
che se c’è la morte io non ci sono. Ma
dal nulla nasce la paura, quando non vedi
non senti non pensi. Nessuna religione aiuterà
il danno dei vivi, feroce o silenziosa
nessuno potrà sottrarsi alla rovina. Dico al mio corpo
animale di stare fermo, di non pensare. Nulla
è più terribile più vero di questo tempo del ritardo, non c’è
luce per gli indifferenti, tutto l’amore non dato,
il tempo sprecato, niente che possa
destarmi dal sogno, io
dove sono,
dovrei alzarmi andare a bere in compagnia, cercarti e dire:
Tu per me sei pelle, una morte anticipata,
insepolta, coagulata fino all’erezione.

Mary Barbara Tolusso (Pordenone, 1967), da Disturbi del desiderio (Stampa2009, 2018)