Nel tuo petto c’è una piccola faglia

Nel tuo petto c’è una piccola faglia. Quando lo stringo o vi poso la testa c’è questo soffio d’aria. Ha l’umidità dei boschi e l’odore della terra. Le montagne vicine con i loro torrenti gelati. Da quando l’ho sentito non posso fare a meno di riconoscerlo. Anche quando, uno dopo l’altro, nella tua voce passano uccelli d’alta quota, segnando una rotta nel cielo limpido.
La faglia è in te, si allarga. Un soffio di freddo ti attraversa le costole e ti sta scomponendo. Non hai più un orecchio. Il tuo collo è svanito. Tra una spalla e l’altra si apre un buio popolato di fremiti, di richiami da ramo a ramo, su un pendio scosceso a dirotto, non attraversato da passi umani.

Franca Mancinelli (Fano, 1981), da Libretto di transito (Amos Edizioni, 2018)


ho scritto quello che volevo dirti

ho scritto quello che volevo dirti
sotto le palpebre. Domani
appena le riapro leggerai.

Ma guardami soltanto e non dovrò
portare tutto il bianco tra le ciglia.
Dammi i tuoi occhi e sarò salvata.

Franca Mancinelli (Fano, 1981), da Pasta Madre (Aragno, 2013)