Riprendersi il fiato

Riprendersi il fiato
e tutti i passi
il dovuto e il mancato
arrampicarsi in alto e mandare
lettere al confine esterno
attendere he nuove cose
trovino da sole la strada
l’asfalto che non porta a casa
riconoscersi di spalle
schiena contro schiena
misurare la distanza
a braccia spalancate
aprendo una finestra dopo l’altra
stringendo gli occhi uno alla volta
e poi sentire una voce chiamare
dalla soglia di camere vuote
e ancora trovare le mani ferite
in teche di vetro.

Carmen Gallo (Napoli, 1983), da Paura degli occhi (L’arcolaio, 2014)


Come avere paura degli occhi 

Come avere paura degli occhi
come sapere che tutte le bocche
professeranno il falso
e per prima la tua
dirà cose che non vuole
vedrà cose che non sa
ma il vero più del falso
resta nelle parole che non riconosco
perché non hanno la tua forma
la calce bianca dei tuoi sensi
deformati per l’occasione
parole annerite, scartavetrate
cercano rifugio tra le mie
ma non trovano
che una pace fatta di spilli
di mura che non tengono
di soldati che non parlano la tua lingua

Carmen Gallo (Napoli, 1983), da Paura degli occhi (L’arcolaio, 2014)

– consigliato da Franco Buffoni