Un dire pieno di ma, di però

Un dire pieno di ma, di però,
a sgretolare la prefata voglia,
a gagnolare ora sì e ora no…
È l’anima di noia che mi invoglia
e non mi lascerò cascar di voglia.

Patrizia Valduga (Castelfranco Veneto, 1953), da Medicamenta e altri medicamenta (Einaudi, 1989)


Frissi d’amor con arte, d’amor scrissi

Frissi d’amor con arte, d’amor scrissi
senz’arte . . . rifritture di riflussi
riscrissi . . . fuor d’ellissi: pissi pissi.
In rime parossitone mi strussi.

Scema, cosi, al naturale, abissi
non sondai, né riflessi colsi o influssi,
afflussi e deflussi male scissi,
e sulla rena disfeci o costrussi.

Risi, mi afflissi, mi rosi… Fui sussi,
testa di turco e testa anche di cazzo,
lessi assai e nulla trassi… Ti sconfissi

o mio cuore, discussi dei tuoi flussi
e sconquassi, li ressi in imbarazzo…
Vissi o non vissi? Se vissi, malvissi.

 

Patrizia Valduga (Castelfranco Veneto, 1953), da Medicamenta e altri medicamenta (Einaudi, 1989)