Che cosa accade se questa sera è già primavera, sempre

Che cosa accade se questa sera è già primavera, sempre
rara la sera nei rami sotto il chiaro, che cosa accade se
tutto questo l’ho vissuto ancora e ero io passato al grigio
delle mani; e so già altrove che ho vissuto la primavera
come questa, so dell’erba e adesso entro in aria e sono
la luna separata da un guanto e proprio così è pensare
che ci sono posti belli per me, e primavera e erba.
Come odissea di capre pecore e tromboni ora
entro e sono i fili, il giorno più chiaro,
un’ariaccia spacciata nelle foglie.

Alberto Cellotto (Treviso, 1978), da Non essere (Vydia, 2019)


Riassumendo se non mi sbaglio: scrivono che lo sbaraglio

Riassumendo se non mi sbaglio: scrivono che lo sbaraglio
della nostra generazione sia l’inappartenenza.
Fuggente o sfuggente sarà un problema di carnagione.
Prima correvo controvento e contro pioggia. Pensavo
alla nicchia del cavolo e del fiore, a quella del cavallo
senza foraggio o al balcone basso che apre in strada.
Non ci sono nicchie per l’uomo.

Alberto Cellotto (Treviso, 1978), da Non essere (Vydia Editore, 2019)