Due poco più in là parlano piano
Pubblicato: 17 dicembre 2018 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Antonio Riccardi Lascia un commentoDue poco più in là parlano piano
di qualcuno e di certe procedure
amorose non sempre così sincere.
“Scommetto che lei è molto carina
e adesso è a casa che lo aspetta”
gli dice sfiorandosi il décolleté
perché lui non ha dimentichi.
“E allora perché lui è qui da solo
a quest’ora di notte?”, le risponde
sfiorandola senza toccare.
“Forse perché il peccato per lei
è solo in famiglia e non sa
cosa lui vorrebbe davvero da lei”
per dirgli: sono io quella che vuoi.
“Forse è lui che non sa cosa vuole”
le dice sfiorando il ghiaccio
che lo spilla e l’orlo del bicchiere.
“Invece lo sa, ma lui è fatto così
e forse anche lei è fatta così”.
Intanto vibrano sospese sulla festa
tra le scosse dell’attesa.
Antonio Riccardi (Parma, 1962), da Tormenti della cattività (Garzanti, 2018)
cosa ho imparato dall’amore con te
Pubblicato: 10 dicembre 2018 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Antonio Riccardi Lascia un commento…
cosa ho imparato dall’amore con te:
la tua dedizione, la mia dedizione
– eravamo presi, felici, sospesi
ogni volta tremando insieme
e poi improvviso imbrunire
della nostra piccola fortuna
con l’avviso di una guerra
sotto forma di rimprovero
…
Antonio Riccardi (Parma, 1962), da Tormenti della cattività (Garzanti, 2018)
Considera chi siamo e cosa no
Pubblicato: 28 novembre 2018 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Antonio Riccardi Lascia un commentoConsidera chi siamo e cosa no.
Cosa non più, diresti tu
correggendomi sottovoce
e cosa volevamo diventare.
Speculari, pronosticavi.
Adesso però considera lo strano
e notevole ruolo della mano
nel discorso. Sei sempre solo tu
a mimare cronofasi e ferite
nella nostra cronologia.
Antonio Riccardi (Parma, 1962), da Tormenti della cattività (Garzanti, 2018)
Improvvisamente dal tuo corpo
Pubblicato: 19 ottobre 2018 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Antonio Riccardi Lascia un commentoLe bambine rimaste molto da sole
Pubblicato: 23 aprile 2018 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Antonio Riccardi 1 CommentoLe bambine rimaste molto da sole
da grandi sono donne irresistibili.
Così sono le sirene.
Si vedono la sera a certe latitudini
nuotare nell’acqua fluorescente
la pelle dolce, d’incanto e sotto di rame.
A volte, di giorno escono dall’acqua,
restano ferme all’ombra sotto i portici
e sentono rifiorire il rimpianto.
Antonio Riccardi (Parma, 1962), da Aquarama e altre poesie d’amore (Garzanti, 2009)
Le bambine rimaste molto da sole
Pubblicato: 11 novembre 2017 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Antonio Riccardi 2 commentiLe bambine rimaste molto da sole
da grandi sono donne irresistibili.
Così sono le sirene.
Si vedono la sera a certe latitudini
nuotare nell’acqua fluorescente
la pelle dolce, d’incanto e sotto di rame.
A volte, di giorno escono dall’acqua,
restano ferme all’ombra sotto i portici
e sentono rifiorire il rimpianto.
Antonio Riccardi (Parma, 1962), da Aquarama e altre poesie d’amore (Garzanti, 2009)
Anno dopo anno il formichiere
Pubblicato: 16 maggio 2015 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Antonio Riccardi Lascia un commentoAnno dopo anno il formichiere
muore lottando col giaguaro.
Da lontano non diresti la verità
di tanta combustione.
Un abbraccio o un passo figurato
invece, o l’incontro con l’angelo.
Se però vai lì lo vedi e lo sai.
Uno artiglia l’altro che lo morde
qal muso. Si tengono in tensione
e quasi vibrano uno dell’altro
fissati a un punto della vita
uguale dal primo minuto.
Giaguaro e formichiere imprigionati
nella perfetta luce di una sola azione
selvatica, senza sangue né scelta.
Ferocia con ferocia e attorno
nella siepe tra la stipa delle fate
i fiori sanno solo il loro bene.