Consigli di lettura

Leggi con gli occhi in orbita
filamentosi, acquosi.
Leggi perché sei quello che sa farlo
(chi scrive è l’altro) leggi
perché non è il momento
di saper far di conto.

Leggi le scritte piccole, le clausole
capestro-vessatorie
ad alta voce a chiare
lettere minatorie.

Leggi
senza usare il leggio
dal libro della memoria
come faccio io.

Leggi le barre dei codici a barre.
Leggi arrotandoti tutte le erre.
Leggi perché se leggi non ti accorgi.
Leggi non ti distrarre.

Leggi prima che con un tratto
di penna si cancelli tutto
quello che ti si legge in faccia
perché ce l’hai scritto.

fra le righe nel vuoto

leggi e rileggi lo spazio bianco

tra un verso e quello dopo

Pratichi la lettura silenziosa
per non mettere bocca nella cosa
per non prendere parte come scusa
eviti la lettura rumorosa.

Leggi le guide della Lonely Planet
fino ai glossari per non partire,
leggi la vasta gamma delle contro
indicazioni invece di guarire,
leggi due righe prima di dormire
e i necrologi al posto di morire.

Luigi Socci (Ancona, 1966), da Regie senza films (Elliot, 2020)


Questa poesia non è

Questa poesia non è
per te né per nessuno
non lascia alone
ha l’aut. min. ric.
non odora di chiuso
e poi
non si fa i fatti miei
ha tutte le carte in regola
è ochei.

Questa poesia è bielastica
può essere una esse
o volendo un’ixelle,
questa poesia si stende
come una parte del corpo,
una pelle.

Questa poesia non quadra
il cerchio casomai
si acumina in un rombo,
questa poesia non è
per te che sparirai
prima che tocchi il fondo.

Luigi Socci (Ancona, 1966), da  Il rovescio del dolore (Italic Pequod, 2013)