Era la percezione estranea

Era la percezione estranea
di avere di fronte una zona estrema
di gioia,
ma di non potervi accedere.

Così il paesaggio ammirato
dava un impulso frequente,
che respingeva l’infinito.

Così ogni fossa del corpo
evocava la fossa comune.

Cesare Viviani (Siena, 1947), da Credere all’invisibile (Einaudi, 2009)


Ha conservato il suo colore rosa il fiore

Ha conservato il suo colore rosa il fiore
nel buio della notte.
Quando una lama lo tagliò non ci fu terrore,
non ci fu dolore, per il fiore
fu come un improvviso colpo di vento.

Cesare Viviani (Siena, 1947), da Credere all’invisibile (Einaudi, 2009)