Cambio le belle lenzuola di bianco

Cambio le belle lenzuola di bianco
tiro per bene, nessun increspo né piega
nessun millimetro pendente fuori dalla
armonica stesura del bene. Qui dorme
lei, qui lui. Si vede non so da cosa.
Qui lei e lui si scambiano segni evoluti
della specie, accostano forma a forma
mettono tutti i respiri in un posto, insieme,
setacciano il mondo nella camera buia
e l’ultimo che s’addormenta sente l’altro
andare lontano, nel suo respiro di lottatore
che ha mollato la presa.

Mariangela Gualtieri (Cesena, 1951), da Senza polvere senza peso (Einaudi, 2006)


Questo giorno io lo butto via

Questo giorno io lo butto via
sparpaglio le sue ore ciondolando
guardo la pioggia fine solo stando
ferma, seduta qui al tavolino.
Lo butto come giorno che non conta
una cartaccia sporca, una buccia
niente di niente che si getta via.
Si chiama lunedì, si chiama aprile
numero ventinove, e piove piove
e sarei piena di cose da fare
per farne un giorno col suo risultato.
Ma l’ho detto. Sarà buttato, sperso
consegnato ad un ozio che non vale
se non come preghiera. Allora dire
ecco, io offro questo ciondolare
sull’altare del mondo affaccendato.
Faccio io il perno che non muove.
Il punto che sta fermo. Lo bado io
quell’immobile stato delle cose.


Mariangela Gualtieri (Cesena, 1951), da Le giovani parole (Einaudi, 2015)