Cosa devo guardare per sentire che non è così vero
Pubblicato: 11 ottobre 2019 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Mario Benedetti Lascia un commentoCosa devo guardare per sentire che non è così vero,
e riuscire a spostarti nelle faccende di casa,
a risospingerti lungo le strade. E tra le righe
vicine dei capelli guardo i sentieri del sottobosco
ingiallito. E riesco a vedere i vicoli di Napoli,
gli anni Trenta, i gatti, le gonne lunghe di una ragazza.
E tu mi dici: tu lo sai che è vero, tu resta forte e sereno,
quanti giorni hai davanti! Io sono morta di lunedì,
tu sei arrivato a guardarmi, ero una cosa vestita
con l’abito blu che mi avevi regalato e tutto il ricamo
del foulard. Così tanto elegante, così tanto bello.
Mario Benedetti (Udine, 1955), da Tutte le poesie (Garzanti, 2017)
Mandami le ossa, mandami il cranio senza gli occhi
Pubblicato: 13 settembre 2019 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Mario Benedetti Lascia un commentoMandami le ossa, mandami il cranio senza gli occhi,
la mascella aperta, spalancata, fissa nei denti,
e i calzini sotto la tuta, eri rigido, eri rigido, eri una cosa
come un’altra, senza la forma che hanno i tavoli,
morso dallo stento del vivere, una cosa inservibile,
indecisa, un terriccio che non si nota, un pezzo di asfalto
di una strada anonima, eri tu, quella cosa, eri tu,
quella cosa, eri uno che è morto. Così fragile il tuo sorriso,
lo sguardo blu e gli zigomi, il metro e settantacinque
portato come un uomo che piace, che vive per sempre,
per sempre dentro una vita che per poter essere
vissuta deve sembrare una vita per sempre, mentre eri
della carne, quello che io sono uno per sempre ancora.
Mario Benedetti (Udine, 1955), da Tutte le poesie (Garzanti, 2017)