E poi restano

E poi restano

sul pavimento 
angeli di lettere 
con le ali spezzate 

e voci 

appese per sempre 
agli stipiti delle porte. 

Strano
seppellire così le domande, 
senza un funerale. Strano 
non sentire i tuoi passi su 
per le scale 
ma soltanto queste lacrime 
portate dalla notte 
che cadono senza rumore 
come fossero neve

o bolle di sapone 
spinte dal vento 
contro le pareti del cuore 

Anna Ruchat (dfhgh), da Angeli di stoffa (Pagine d’Arte, 2009)

– Consigliato da Domenico Brancale.


Il sogno di Sironi (un altro abbozzo)

Case, ma come casi esemplari
di mutismo, nient’altro.
A volte, io credo
che le tinteggiano per non farle
tacere del tutto. Certo,
si chiede molto al colore,
forse troppo. Non è onnipotente.
Non ancora, almeno.

Mario Santagostini (Milano, 1951), Felicità senza soggetto (Mondadori, 2014)