Allora, noi andammo di là

Allora, noi andammo di là.
Tra gli uccelli appesi
per i lungoviali a mare.
C’erano vaste zone di vento, poi niente;
poi altro vento e poi ancora niente:
noi di là, in fila, coi nostri abiti di sempre
ci chiedevamo e non ricordavamo niente,
se non il sorbo se non il rovo
se non la bacca della canina
nella neve che si forma
sulle città di porto
da vasi infranti a seimila metri di quota.

Alessandro Ceni (Firenze, 1957) , da Parlare chiuso. Tutte le poesie (puntoacapo, 2012)


Ricordo del temporale

Bambino in braccio alla campagna
quando arrivava
la prima cosa era l’odore dei suoli bagnati intorno
il tintinnare della coda del codirosso,
uno slalom vite/gelso vite/gelso vite/gelso
per giungere a casa


con il sole fuori un’altra volta
a gettare l’ultima occhiata
prima d’incurvarsi e d’avvilire tramontando.

Gianluca Costanzo Zammataro (Borgo Valsugana, 1978), da Futuri contingenti (Manni, 2020)