L’eco
Pubblicato: 18 aprile 2020 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Luigi Manzi Lascia un commentoRaggiungimi, dunque. Qui si tocca il cielo stellato
e il richiamo della ghiandaia pulsa ininterrotto.
A notte alta viene l’eco del cane forestiero
che al fondo delle valli insiste
e s’arrovella.
Forse sei in cammino. Ascolto il suono dei passi sul selciato
rimandati dall’andito.
Resto in attesa. Nel buio gelido risuona
il canto liquefatto del viandante che si ferma all’ angolo
e al tuo somiglia; eppure tu sei altrove
e lui, per darmi ristoro,
a poco a poco s’ addormenta, lascia che la melodia
si stemperi sulle labbra
e lenta
si disperda.
Luigi Manzi (Roma, 1945), da Fuorivia (Ensemble, 2013)
-consigliato da Elia Malagò
L'aria è piena di grida
Pubblicato: 17 aprile 2020 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Antonella Anedda Lascia un commentoPensi davvero che basti non avere colpe per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L’aria è piena di grida. Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri, brandelli di parole.
Ferri di cavalli morti circondano immagini di battaglie
Le trattengono prima che vadano in un futuro senza cornici.
Cosa ci rende tanto crudeli gli uni con gli altri?
Cosa rende alcuni più crudeli di altri?
Le crudeltà subite e poi inghiottite fino a formare una guaina
con aculei sul corpo ferito?
O semplicemente siamo predestinati al male,
e la vita è solo fatta di tregue dove sostiamo
per non odiare e non colpire?
Antonella Anedda (Roma, 1955), da Il balcone del corpo (Mondadori, 2007)



