Considera chi siamo e cosa no

Considera chi siamo e cosa no.
Cosa non più, diresti tu
correggendomi sottovoce
e cosa volevamo diventare.
Speculari, pronosticavi.

Adesso però considera lo strano
e notevole ruolo della mano
nel discorso. Sei sempre solo tu
a mimare cronofasi e ferite
nella nostra cronologia.

Antonio Riccardi (Parma, 1962), da Tormenti della cattività (Garzanti, 2018)


Improvvisamente dal tuo corpo

Improvvisamente dal tuo corpo
brilla la vita desiderata.
Baci e un’ora quasi al buio
quasi senza desideri.
Il piccolo prodigio di un’ora
sembra la forma di me e di te.
Né giusto, né sbagliato. Né profitto
né perdita a baciarti nella giungla.
Ma dietro di te vedo le stelle fisse
dipinte sulla volta del diorama
governare la vita corretta
del nostro pianeta.
Antonio Riccardi (Parma, 1962), da Acquarama e altre poesie d’amore (Garzanti 2009)
– consigliato da Matteo Fantuzzi