la litania dei casi recitata al ginnasio
Pubblicato: 18 ottobre 2017 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Enrico Testa Lascia un commentola litania dei casi recitata al ginnasio
s’è fatta prognosi postuma dei giorni:
se tutto sommato poco frequentati
– anche colpevolmente, lo ammetto –
i primi due,
tra dativo e accusativo invece
s’è consumato il maggior tempo.
Seguiti dal vocativo
per veglie albe notti,
preghiere a volti muti, ascolti
sempre in duplice tensione:
rivolto altrove e ad altri
o nell’attesa di una chiamata.
Ora vivo all’ablativo
Enrico Testa (1956, Genova), da Ablativo (Einaudi, 2013)
arrivano ad uno ad uno
Pubblicato: 21 febbraio 2014 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Enrico Testa Lascia un commentoarrivano ad uno ad uno
— chi in macchina extralusso
e chi lentamente a piedi —
i compagni per la cena di classe
al ristorante sulla piazzetta.
È un incontro evitato per anni.
Riconoscibili e irriconoscibili
mutati nel corpo e nei suoi danni
e identici nel demone privato
che ci agitava, ognuno, da ragazzi,
ci annusiamo prima dei saluti
come animali in campo aperto.
Siamo quello che siamo.
Non è piú possibile cambiare.
Durante la serata
c’è chi si accartoccia muto sullo sfondo
chi chiede frettoloso d’andare
e chi, verboso, estrae dalla manica
il solito stlletto
per farlo risplendere tra le tendine scure
e i cristalli del tavolo.
Si fa la classifica dei successi e delle sventure.
Qualcuno mostra la foto dei figli già grandi
qualcun’altro la foto di gruppo del ’75
e fa il confronto tra ora ed allora
o conta gli assenti e i dispersi.
Che cosa proviamo ad incontrarci?
Gioia no, forse dolore…
Non è una sensazione sola.
Un dolceamaro sapore
ci corre giú nella gola
Enrico Testa (Genova, 1956), da Ablativo (Einaudi, 2013)