arrivano ad uno ad uno
Pubblicato: 21 febbraio 2014 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Enrico Testa Lascia un commentoarrivano ad uno ad uno
— chi in macchina extralusso
e chi lentamente a piedi —
i compagni per la cena di classe
al ristorante sulla piazzetta.
È un incontro evitato per anni.
Riconoscibili e irriconoscibili
mutati nel corpo e nei suoi danni
e identici nel demone privato
che ci agitava, ognuno, da ragazzi,
ci annusiamo prima dei saluti
come animali in campo aperto.
Siamo quello che siamo.
Non è piú possibile cambiare.
Durante la serata
c’è chi si accartoccia muto sullo sfondo
chi chiede frettoloso d’andare
e chi, verboso, estrae dalla manica
il solito stlletto
per farlo risplendere tra le tendine scure
e i cristalli del tavolo.
Si fa la classifica dei successi e delle sventure.
Qualcuno mostra la foto dei figli già grandi
qualcun’altro la foto di gruppo del ’75
e fa il confronto tra ora ed allora
o conta gli assenti e i dispersi.
Che cosa proviamo ad incontrarci?
Gioia no, forse dolore…
Non è una sensazione sola.
Un dolceamaro sapore
ci corre giú nella gola
Enrico Testa (Genova, 1956), da Ablativo (Einaudi, 2013)
L’oru di me pari
Pubblicato: 9 gennaio 2014 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Giacomo Vit 1 CommentoMe pari al va a sgarfà
di matina bunora
tal ciamp da li’ vansadìssis,
in duà che la zent
a dismintiea pinsèirs
di fiar, plastica lenc incarulìt.
Ulì al sercia, cun deis
di sbissa ingrispada
‘na sclesa di vita;
‘na roda di bicicleta,
un vasùt di veri, un lustri
inciamò bon.
Cussi, cun chel puc
di oru ulì
al crot
di tornà a fà sù
il mont
che ator-ator di lui
al va in slanìs…
Giacomo Vit (San Vito al Tagliamento, 1952), da Sòpis e Patùs (Edizioni Cofine, 2006)
L’oro di mio padre Mio padre va a rovistare / al mattino presto / nel campo delle immondizie, / dove la gente / dimentica pensieri / di ferro, plastica, legno tarlato. / Lì cerca, con dita /di biscia raggririzita, / una scheggia di vita: / una ruota di bicicletta, / un vasetto di vetro, un fanale / ancora funzionante. / Così con quel poco / di oro / crede / di ricostruire / il mondo /che attorno a lui / va sfacendosi…