Di che era fatta

Di che era fatta
la materia che trema
nel giorno se non osso
di cane messo sotto
i denti

di che l’infinito
che divora le pareti
della stanza

Roberta Sireno (Modena, 1987), da Fabbriche di vetro (Raffaelli, 2011)


Partire da un sasso

Partire da un sasso
della piazza
e i piedi fermi che non sanno
dove Bologna ubriaca tocca
i colpi di penna
nei sotterranei bui

è finito il viaggio
di una nuvola azzurra
oltre i grattacieli che portano
il disegno di mia madre
lontano

da quelle strade dai furgoni
grigio fumo
e le ruote che battono
il volo

tu ritorni sempre
a una lampada
che non sa quale cassetto apre
la terra

e guardi
al respiro freddo delle fabbriche
di gennaio
con la pioggia che spacca
il vetro delle case

Roberta Sireno (Modena, 1987), da Fabbriche di vetro (Raffaelli, 2011)