Case

Svoltato l’angolo di una casa
un’altra casa viene avanti, piena di sole.

A guardarla viene un vuoto,
come una pena, ma poi

viene la stessa faccia da eroe.

Umberto Fiori (Sarzana, 1949), da Poesie 1986 – 2014 (Mondadori, 2014)


Contatti

Lo vedi come sono
storto, contratto? Lo vedi questo piede,
quando mi siedo, come lo metto?
È tutto per lo sforzo, in tanti anni,
di non urtare le persone. Stretto
contro un sedile, dentro l’autobus pieno,
stare a posto, evitare
coi miei vicini
persino il minimo contatto.

Sulle panchine delle sale d’aspetto
o in treno, in corridoio, era una pena
ogni momento sentire sfiorarsi il buio
del mio ginocchio e del loro.

Ore e ore, giornate intere:
uno di fianco all’altro
stavamo, come i gusti del gelato
nel bare della stazione.

Di vero tra noi, di giusto,
lo spazio di due dita
era rimasto.

Umberto Fiori (Sarzana, 1949), da Poesie 1986 – 2014 (Mondadori, 2014)