Di quelli che guardano il mare

Di quelli che guardano il mare
ne arrivano ogni giorno. Gente in fuga.
Spesso rimangono in auto,
schiudono a malapena un finestrino.
Qualcuno invece scende,
fuma adagio appoggiato alla ringhiera.
Mezz’ora, un’ora. Dipende. Poi ripartono
scuotendo con cura la sabbia dai vestiti.
Eppure resta sempre qualche traccia
nei luoghi più impensati: sotto il bavero,
dietro le orecchie, a volte sulle palpebre.
Più tardi, a certi capita
di non sapere dove sono andati,
né tantomeno perché.
Fabio Pusterla (Mendrisio, 1957), da Le cose senza storia (Marcos y Marcos, 1996)

– consigliato da Fabrizio Lombardo



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