N 9

In piedi in un centro scommesse
per puntare su un cavallo
con il nome più ordinario.

Mentre crolla un titolo, o nasce
una nuova valuta, mi lavo i denti
fino alla morte.

All’angolo della strada
mi viene incontro un’automobile
con i fari spenti – è solo disattenzione.
Mi illudo che possa essere un agguato.

Augusto Ficele (Terlizzi, 1992), da Planetaria. 27 poeti del mondo nati dopo il 1985 (Taut, 2020)


Bisognerebbe fare alla fine d’ogni libro

Bisognerebbe fare alla fine d’ogni libro
una piantina. Non un indice, piuttosto
una planimetria delle sue parti,
descrivendo le fondamenta,
i suoi diversi accessi, le stanze,
i servizi e i disimpegni.
Bisognerebbe precisarne anche
la capienza ed i costi, spiegando
l’ammontare della manutenzione nel tempo.
Svelare così l’ossatura del cantiere,
le sue membra nascoste
dal paramento della pagina.
Soprattutto sapere: quale
e quanto il materiale
(legname, pietre, tubature, cemento)?

Valerio Magrelli (Roma, 1957), da Ora serrata retinae (Feltrinelli, 1980)

– consigliato da Fabrizio Lombardo