L’energia della noia, di ciò che – musica conversazione atmosfera amata –

L’energia della noia, di ciò che – musica conversazione atmosfera amata – recide ogni immedesimazione, di tutto quel tempo sprecato aspettando che passi, possiamo cominciare a vederla, concentrarla
come un tizio qualunque seduto in una città
guarda e nemmeno si illude di reggere guardando –
non è nessuno ma è qualcosa, un fantasma
che distribuisce spazio, una ripetizione
giornaliera (nei suoi sogni
c’è sempre una forma che si scioglie
vene in sangue, passi in oceano, terra in cielo
ma lui tiene, non vende luoghi morti) –
pensa alla sete estinta, al nessun sapore in bocca,
a reticoli depurati da fantasie
sulle sue dita che si muovono e si stringono,
non assorbe la strada e, prima di alzarsi,
si sente un organismo volatile
e ben congegnato
per lo più costituito da acqua.

Ho pensato di scrivere sul disprezzo del mondo.

Marco Villa (Lecco, 1989), da Un paese di soli guardiani (Amos Edizioni, 2019)


Allarme

In piena notte
sui viali scatta un allarme.
Si ferma, e poi ripete
due note acute, tremende, con la furia
di un bambino che gioca.
Nei muri bui dei palazzi lì sopra
le finestre si aprono, si accendono.

Tranne la strada
in mezzo ai rami, vuota,
niente si vede.
Si tirano le tende
e si rimane intorno a questo urlo
come si sta in un campo
intorno a un fuoco.

Umberto Fiori (Sarzana, 1949), da Esempi (Marcos y Marcos, 1992)