È morto oggi il bicchiere azzurro latte

È morto oggi il bicchiere azzurro latte
scivolato da un gradino troppo alto
della credenza, avrebbe versato ancora.
Se n’è discusso a tavola
come di una cosa viva, un vecchio
che assieme a noi beveva molto.

S’è infranto il sogno del bicchiere azzurro latte
di essere infrangibile: il silicio s’è sciolto
pure nelle nostre bocche ed è parso testamento,
i minuscoli detriti sparsi ovunque
una memoria esplosa di  tutto un firmamento.

Ha dato da bere agli assetati, compito assolto
nella forma ed assoluta trasparenza.
Simone Di Biasio (Fondi, 1988), da Panasonica (Il Ponte del Sale, 2020)


La ricompensa dell’armadio

Appare una perfetta ricompensa
il lavoro speso assieme:
un intero pomeriggio con mio padre
a montare l’armadio grande,
quello della stanza del sonno.

Appare una perfetta ricompensa
la gioia di puntellare assieme
i chiodi come idee,
di martellare forte a fissare i concetti;
dentro l’armadio ci appenderemo i ricordi,
vestiremo a festa
durante le lunghissime memorie familiari.

Intanto appare una perfetta ricompensa
aver imparato come far scorrere le ante:
vanno fissate salde come l’amore,
larghe abbastanza per respirare,
ma prima a cercare le viti
perché si avvita – a vita
come a cercare ognuno il proprio corridoio
penetrando i trucioli del tempo.
L’armadio è pronto,
va sollevato, messo in piedi:
ci vuole forza,
non basta un padre
né un figlio,
va alzato insieme
quasi accarezzandolo.

Simone Di Biasio (Fondi, 1988), da Assenti ingiustificati (Edilet, 2013)

-consigliato da Claudio Damiani