epoca del toro
Pubblicato: 28 settembre 2017 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Laura Pugno Lascia un commentomangia i funghi, dimentica,
dimentica
sillaba per sillaba di lingua,
quello che è lei,
quello che viene
dal dentro della scatola,
ti calpestano i tori
bianchissimi, e te ne andrai
cavalcando un toro
spiriti animali
in ogni tua apparecchiatura,
spirito animale
è la card, registra
ogni tuo mondo,
adesso sai
parlare con la scatola
dorso del toro, tienti
con le mani nel
traversare il mare,
ti leva il toro più rapidamente
di ogni lingua e movimento
umano
e il toro è colore
della scatola è servitore
di lei, saprà
la strada indietro ti
segnerà con uno squarcio
nella coscia ti
sbaverà saliva
addosso (dorso nero
del toro che copre
l’orizzonte nero) sei
coperto dalle zampe,
fanno
fondamenta di città
qui ti fermi, qui
ha deciso il toro, da qui
il tuo viaggio
riprenderà più tardi
stanotte dormi
sotto una yurta e nel fiato
del toro, hai
protezione,
totem
ti mettono a mangiare
erba da un quadrato di plastica,
dove cresce sempre erba
stanno ai tamburi,
di notte sei chiuso nella scatola – lei
e non vedi che buio
non è più la scatola
ma mentre dormi ti sembra,
sei compreso
nel buio,
nella forma del toro
il toro è mondo,
bestia fatta mondo,
ti rovescerai tra le
sue zampe nere
o toro bianco contro
questo toro, è
guerra
Laura Pugno (Roma, 1970), da il colore oro (Le Lettere, 2007)