Si muoveva senza alcun tipo di controllo

Si muoveva senza alcun tipo di controllo,
i suoi movimenti, anche i più futili o insensati,
si adeguavano a un ordine prestabilito,
il suo esistere si verificava nell’accettazione.

Era facile trovare la giusta posizione allora,
il tono con cui pronunciare discorsi importanti,
la postura ben eretta, le spalle larghe, il bacino vivo.
Gli altri si conformavano a lui, lui agli altri
c’era rispetto e ammirazione.

Di colpo, dunque, il vetro si è infranto
ma l’insetto dietro la finestra
non ha reagito né ha fatto parola.
L’argilla solidissima si è disseccata.

Avevamo bisogno di un consiglio, di un ordine,
di un destino, non di frammentarci qui dentro
come anmali metallici; è rimasta la paura quindi,
fangosa come una memoria a venire,
profonda nella pelle scavata. Servirà del Cif
per cancellarla, un coltello.

Pietro Cardelli (Borgo San Lorenzo, 1994), da Quattordicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea (Marcos Y Marcos, 2019)



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