Dabar
Pubblicato: 21 aprile 2020 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Raffaella Fazio Lascia un commentoOgni parola è un passo.
Cambia nel dirsi e nell’ascolto
come una distanza
raggiunta con il corpo
e superata.
Fonda flessuosa luce le cresce dentro
se in alto
o nella misura dell’appoggio
più spazio riesce a separare
l’immagine dal nome.
E il nome pronunciato
è già percorso.
Non c’è certezza di un inizio
sul cammino.
L’origine ci sfugge
come l’istante
in cui tutta la lingua si dispiega
e il bambino
di colpo sa parlare.
Ogni parola è un balbettare
forte dell’inciampo
con cui il suono
l’invera mano a mano.
Nasce dal deserto e non lo lascia:
mentre lo attraversa
ne spinge il confine più lontano.
E nel silenzio si vede
riflessa, incinta di echi
come il profeta
che muore
carico di futuro
sulla soglia
della terra promessa.
Raffaela Fazio (Arezzo, 1971), da Midbar (Raffaelli, 2019)
muto questo mio periplo domestico
Pubblicato: 20 aprile 2020 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Annamaria Ferramosca 1 Commentoinsonorizzato
chilometri
scrivania- balcone balcone-scrivania
scavati
sperando in un sisma una deflagrazione
muri
per voce sola o
murales alla luna
solo questi compagni ho nella città
pure nel tratto
dalla stanza inquieta del sonno
alla porta del figlio do not disturb
nel solco affondo mi sorreggono
il quaderno e i gerani
insieme resistiamo ai miasmi
nella stanchezza di fiorireoffrire
segni un brancolare di mani di rami
mentre scolorano
il mio inchiostrosangue i petali
Annamaria Ferramosca (Tricase, 1946), da Andare per salti (Arcipelago Itaca, 2017)



