N 6

Le panchine sventrate, i pali della luce, le strade con le buche,
in fondo a tutta questa colla, a questo sapiente magma,
leggo con trasporto l’oroscopo: mi fido ciecamente.

Mi interrogo sulla vita dei moscerini, sull’intelligenza
smisurata delle piante, la gente è stanca – dice.
Il rialzo di venti centesimi delle sigarette
è di certo l’evento più cruciale della gionata.

Allora alzo lo sguardo verso un cartellone:
l’imperdibile volo per raggiungere teneri tropici.
Il sangue circola in eccesso, non vedo l’ ora
di esser sparato in pieno centro.

Augusto Ficele (Terlizzi, 1992), da Planetaria. 27 poeti del mondo nati dopo il 1985 (Taut, 2020)


E poi restano

E poi restano

sul pavimento 
angeli di lettere 
con le ali spezzate 

e voci 

appese per sempre 
agli stipiti delle porte. 

Strano
seppellire così le domande, 
senza un funerale. Strano 
non sentire i tuoi passi su 
per le scale 
ma soltanto queste lacrime 
portate dalla notte 
che cadono senza rumore 
come fossero neve

o bolle di sapone 
spinte dal vento 
contro le pareti del cuore 

Anna Ruchat (dfhgh), da Angeli di stoffa (Pagine d’Arte, 2009)

– Consigliato da Domenico Brancale.