V. Euridice
Pubblicato: 18 febbraio 2019 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Rosita Copioli Lascia un commentoTeneva in mano la foto di lei, sussurrava:
<<Benché la strada sia impercorribile,
ti strapperò di dove sei>>.
E le labbra mute di lei mormoravano:
<<È tua la notte invincibile,
è morte sposata. I tuoi sogni
si disfano come la carne>>.
<<Arcuerò una musica stregata
venendo a te, la parola
che ti ricondurrà
alla nostra casa. >>
Ma lei disse, allo scoccare del sole:
<<Ormai io sono dove non guardi. E poi,
verresti a me con legacci e fardelli,
con la tua gabbia indosso?>>
Rosita Copioli (Riccione, 1948), da Furore delle rose (Guanda, 1989)
Jackson Pollock
Pubblicato: 24 gennaio 2018 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Rosita Copioli Lascia un commentoNon ho paura di distruggere l’immagine.
Lei viene fuori comunque,
riconoscibile, sempre.
Sgocciolo, faccio giardino con il mio sangue, sperma, sudore,
alcol-colore.
Sono l’umile servo di lei,
Necessità.
La più bella tra le dee, l’idea
che sta al di là delle idee,
«senza mani, senza forme»,
che informa la natura delle cose.
La mia è la cerimonia
più oscura
per onorare le forme.
Rosita Copioli (Riccione, 1948), da Le acque della mente (Mondadori, 2016)