C’era un giorno di giugno

C’era un giorno di giugno
nella casa
in cui era d’uso
calarsi negli abissi.
Sentivo tonfi
a prenderti la mano
ed è inutile
usare qui
metafore.
Spesso nel pomeriggio
avrei potuto
accostarmi alle tue ginocchia.
Ho sognato davvero
che era giugno
nella tua casa scura di campagna
e nella stanza dove c’era luce
preparavano scale
per gli abissi

Anna Cascella (Roma, 1941), da ‘Le voglie’, in ‘Nuovi poeti italiani’ (Einaudi 1980)



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