Il mio dizionario era minimo,
la prosa impraticabile.
Ma ho visto nelle parole
ansie di protagonismo che vengono
da lontano, non so da dove.
A volte  penso: stanno
qui, ma come dopo una caduta.
E siamo noi il loro abisso.
Noi autori di opere, intendo.
Chissà cos’erano, prima.

Un surplus d’universo, nemmeno
il più dolente: questo
è stato il mio primo Canzoniere, in fondo.

Mario Santagostini (Milano, 1951), da Felicità senza soggetto (Mondadori, 2014)

 



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