Na léngua ch’l’an cress ménga, ch’l’as scunsóma
Pubblicato: 30 novembre 2017 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Emilio Rentocchini 1 CommentoNa léngua ch’l’ an cress ménga, ch’l’as scunsóma
in el cuseini vedvi, ai let di vec,
bouna a ciamer soul quell ch’l’è dre ch’al sfóma
dre da la lus, deinter l’arseint di spec
in dóve premaveira l’an profóma,
premaveira spieteda con i vec
e al sô baioch ed léngua ch’an cress ménga,
ch’as scunsóma da lonedè a la dmenga.
Una lingua che non cresce mica, che si consuma
nelle cucine vedove, ai letti dei vecchi,
buona a nominare solo ciò che sta sfumando
dietro la luce, nell’argento degli specchi
dove primavera non profuma,
primavera spietata con i vecchi
e il loro baiocco di lingua che non cresce mica,
che si consuma da lunedì a domenica.
Emilio Rentocchini (Sassuolo, 1949), da Lingua madre (Incontri, 2016)
(prima)
Pubblicato: 29 novembre 2017 Archiviato in: Una poesia al giorno Lascia un commentoIn principio il giorno ha la memoria di una farfalla
è l’ostaggio dell’oscurità che muore. Due fiocchi
di viola nel cielo, era un tempo vuoto e gemello
di una clessidra che sa
d’essere due lacrime dallo stesso occhio
che si baciano, due gocce
che non sanno di vivere nella stessa pioggia,
né di trattenere tanta polvere, che soffierà.
Mario De Santis (Roma, 1964), da La polvere nell’acqua (Crocetti, 2012)