Le vecchie travi della nostra storia
Pubblicato: 22 dicembre 2017 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Luciano Caniato 1 CommentoLe vecchie travi della nostra storia
nessuno che le voglia. Sobbollire
degli sguardi, marette di parole,
astri toccati e negati subito,
sono mobilia non richiesta. Tutto
è da buttare. Anche gli scrigni
dell’intimo parlare e il sottovetro
di giorni che hanno avuto un senso, via.
Tirarla giù la casa, rifarla
nuova, perché il tempo incide e ciò che era
forse invitto e aveva meccanismi
fertili, il cane delle ruggini
lo ha morso fino a frantumare l’osso.
Dunque addio. Le ruspe sono qui. Bada.
Luciano Caniato (Pontecchio Polesine, 1946), da L’ombra della cosa (Il Ponte del sale, 2017)
“Il cane delle ruggini/ lo ha morso fino a frantumare l’osso. / Dunque addio. Le ruspe sono qui.”
Stesa sorte hanno gli umani.