Riprendersi il fiato

Riprendersi il fiato
e tutti i passi
il dovuto e il mancato
arrampicarsi in alto e mandare
lettere al confine esterno
attendere he nuove cose
trovino da sole la strada
l’asfalto che non porta a casa
riconoscersi di spalle
schiena contro schiena
misurare la distanza
a braccia spalancate
aprendo una finestra dopo l’altra
stringendo gli occhi uno alla volta
e poi sentire una voce chiamare
dalla soglia di camere vuote
e ancora trovare le mani ferite
in teche di vetro.

Carmen Gallo (Napoli, 1983), da Paura degli occhi (L’arcolaio, 2014)