L’eco
Pubblicato: 18 aprile 2020 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Luigi Manzi Lascia un commentoRaggiungimi, dunque. Qui si tocca il cielo stellato
e il richiamo della ghiandaia pulsa ininterrotto.
A notte alta viene l’eco del cane forestiero
che al fondo delle valli insiste
e s’arrovella.
Forse sei in cammino. Ascolto il suono dei passi sul selciato
rimandati dall’andito.
Resto in attesa. Nel buio gelido risuona
il canto liquefatto del viandante che si ferma all’ angolo
e al tuo somiglia; eppure tu sei altrove
e lui, per darmi ristoro,
a poco a poco s’ addormenta, lascia che la melodia
si stemperi sulle labbra
e lenta
si disperda.
Luigi Manzi (Roma, 1945), da Fuorivia (Ensemble, 2013)
-consigliato da Elia Malagò