Happy hours

Una vita sola? Io so che ce n’è un’altra:
sarà come stasera,
questo caffè dentro la stazione
e la pioggia che lucida il piazzale
e il vai e vieni di colori e di ombrelli.
Caldo e voci all’interno –
tu cosa bevi? e tu? Sempre lo stesso?
Salute!
Salute a te, e  dimmi come stai.
Tu mi ascolti la faccia tra le mani
e io ti ascolto con i cinque sensi
e questa sera non andiamo a casa.
Quel che diciamo – cose da  niente,
ma ritorna il candore
e la voglia di ridere
e una giovane smania di consacrazioni.

Anna Maria Carpi (Milano, 1939), inedito

 

 



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