L’istante che è appena trascorso
Pubblicato: 21 gennaio 2015 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Guido Mazzoni 1 CommentoL’istante che è appena trascorso mentre staccavi la mano dal ferro e guardavi oltre la ringhiera non sarebbe stato molto diverso da ogni altro attimo, e come tale avrebbe avuto senso solo in funzione di quei pochi frammenti che posseggono un valore compiuto, diventano parte di noi e si fanno ricordare. Ma proprio perché era privo di contenuto, proprio perché era occupato da un movimento del tutto fungibile che esisteva solo per preparare un attimo futuro, l’istante che è appena trascorso si è come svuotato e ti ha lasciato percepire ciò che la mente si nasconde per rimanere nel mondo: lo squilibrio che rinasce intorno agli esseri, l’instabilità che attraversa le cose, e che ora cogli nel vento nato dal lago o nei moti impercettibili di questi alberi irrigiditi dal gelo, mentre il confine che i tuoi gesti rompono e riformano è il presente, e la tua vita è una membrana sottilissima.
Guido Mazzoni (1967), I mondi (Donzelli, 2010)
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