Ancora adesso

Basta tenere aperte le finestre
nella bella stagione, per sentire
a tarda notte le stesse sirene
(l’ambulanza che squarcia e poi scompare
dissimulata nelle nostre vene);
cogliere quelle luci, il palpito
sottovuoto dei lidi di Gallipoli.

Scorgere senza montare, appiedata
a eccezione di rari portaordini
per la corsa di pochi metri prima
dell’abisso sicuro, la brigata
in maniche di camicia e moschetti
scarichi, baionetta dell’impero.

 

Massimo Bocchiola (Pavia), da Mortalissima parte (Guanda, 2007)



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