Even now, I tell myself, there is a language

Even now, I tell myself, there is a language
to which I might speak and which
would rightly hear me;
responding with eloquence; in its turn,
negotiating sense without insult
given or injury taken.
Familiar to those who already know it
elsewhere as justice,
it is met also in the form of silence.
Geoffrey Hill (Bromsgrove, 18 giugno 1932), da Triumph of love (1998), in Per chi non è caduto (Luca Sossella Editore, 2008)

Persino ora, mi dico, esiste una lingua

alla quale potrei parlare e che
giustamente mi ascolterebbe;
rispondendo con eloquenza; a sua volta,
negoziando il senso senza insulto
dato o danno ricevuto.
Familiare a coloro che già altrove
la conoscono come giustizia,
la si incontra anche sotto forma di silenzio.
 (Traduzione e cura di Marco Fazzini)


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