Càmion

El càmion iera grando
bel come un treno
bel dei odori de nafta
grando
come un monte che ‘ndava dapertuto
co voleva mio pare
el ‘ndava oltra i monti el mar
e la marina
oltra la vita
mi sognavo
che ‘l me vegniva incontro
traverso la polvere scura de la note
co’ fari spalancai
giusto a salvarme.

 

Claudio Grisancich (Trieste, 1939), da Crature del pianzer crature del rider (Trieste 1989.)

 

Camion

Il camion era grande
bello come un treno
bello degli odori di nafta
grande
come un monte che andava
dappertutto
quando voleva mio padre
andava oltre i monti e il mare
e la marina
oltre la vita
io sognavo
che mi veniva incontro
attraverso la polvere scura
della notte
coi fari spalancati
giusto per salvarmi.

 

 


È come essere morti prima di vivere

È come essere morti prima di vivere.
Non c’è rabbia, è disperazione.
Quella più netta e desolante,
più vicina al buio, al totale
smarrimento, e parla come uno sconosciuto.
Le giornate passano e questa mano
questa qui, incredibile eh? Non si sa
da dove sia venuta fuori.

Alessandro Pancotti (Milano, 1982), da Le iniziali (Lietocolle, 2014)