Ruinas

È tanto facile disfare eppure questa specie si conserva

e avanza crollando lungo i secoli. Come un tempo

distruggono gli archivi, tutto si perde

e torna in altre forme.

Dalla scogliera sale un accenno di torre medievale,

ma per il resto l’acqua ruota in su senza memoria,

solo lapilli di schiuma e legni morti.

Una notte abbiamo fatto un fuoco là nelle rovine

soffiando sui picchi delle braci

credendoci a un passo dalla luce

oltre quel minimo sostare uno nell’altra,

provando inutilmente

a scostare la legge dell’essere vicini e poi perduti.

Antonella Anedda (Roma, 1955), da Historiae (Einaudi, 2018) 



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