N 3
Pubblicato: 28 aprile 2020 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Augusto Ficele Lascia un commentoDire al guidatore
che il semaforo è diventato verde
risulta l’opera più gratificante.
Il giornalaio della stazione si chiede
come mai – senza posa – perda dei giorni
a sfogliare la stessa rivista di botanica.
Amarti fu come copiare di nscosto,
pena la squalifica dal campo: al momento
lavoro sulla deriva dei continenti, sulla piena
solarità del disertore, talvolta fingo
solarità del disertore, talvolta fingo
di non vedere il manichino che si muove.
Di notte fa buio
non voglio sapere perchè,
a breve altero qualche linea di febbre
per impietosire una schiera di elefanti.
Augusto Ficele (Terlizzi, 1992), da Planetaria. 27 poeti del mondo nati dopo il 1985 (Taut, 2020)