– lettera III –

Buongiorno Signor Direttore, prima di impallidire si volti lentamente verso la finestra e guardi fra le frasche del parco… mi vede? sono scappato; adesso dal più alto dei castagni guardo la ditta sbattere le ali, osservo l’arrovellarsi impazzito dei commerci… senza di me.
Nel crepuscolo i cancelli automatici coi lampeggianti fiacchi i corrieri espressi con i capelli arruffati, le colleghe turbate dalla vita matrimoniale che hanno smesso di fumare ma tossiscono ancora rimbrotti, ancora…
Mi vede Signor Direttore? Da quassù le scrivo col più largo respiro, nel gesto rallentato dell’iperventilazione, pilotando finalmente lo sguardo, d’aria, oltre ogni moderna inquadratura.
Ecco, è tutto, la saluto cordialmente.

Morbegno, 20\5\2003

Francesco Osti (Morbegno, 1976), da Errore di sintassi (LietoColle, 2005)