A., un’adolescente

Parla piano per non farsi
capire, dice le cose ma non vuole
lasciarle intendere. A volte parla
da sola per demolire
un tragitto in macchina identico
quasi a mille altri. A. è stata più volte
ripresa: quel bofonchiare da rospa,
lucente per poco,
che nei tratti d’emozione
è acuto e fastidioso, deve
diventare fermo e scuro,
pieno di quella chiarezza
che a volte è più inutile di tutto.

Alberto Cellotto (Treviso, 1978) da Pertiche (La vita felice, 2012)



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