Io sono sòlo

Io sono sòlo
di vertigine composta.
Incline agli sbalzi,
al circolo lunare.
Devo prima abituarmi
ai tagli del tuo corpo
devo calcolare le cadute,
con la dedizione della sarta
nelle quinte del balletto.

Devi prendermi a mani fredde,
baciarmi quando sono a piedi scalzi
sapere la distanza tra le mie scapole. 

 

Federica Bologna (Rimini, 1995), inedito