Più delle parole valgano i silenzi

Più delle parole valgano i silenzi
quello che non dici, il movimento
delle dita, il male e il bene uniti
nella stessa frase che racconta
tutta un’altra storia eppure parla così bene
a me che riconosco ormai qualsiasi
tuo respiro, l’incrinatura della voce,
ogni lamento, disperazione, pianto.
Quello che non dici riempe ogni tramonto
colora i capannoni industriali, copre le saline
veste gli autotreni, muove l’asfalto
come un filo d’erba che entra nel cemento
(e porta un po’ di gioia su questo mondo).

Matteo Fantuzzi, (Castel San Pietro Terme, 1979), inedito


4 commenti on “Più delle parole valgano i silenzi”

  1. lucetta frisa ha detto:

    molto bella! Grazie per il respiro.
    lucetta Frisa

  2. margheritarimi ha detto:

    “Quello che non dici […]
    come un filo d’erba che entra nel cemento”
    Anche il silenzio porta la sua storia.
    Un saluto Matteo, complimenti per la poesia.

  3. tizianatius ha detto:

    Che bello!…come un ballo lento che non si usa più.
    Buona giornata!

  4. Giovanna Rosadini ha detto:

    Bravissimo Matteo che parla con parole piene e vere, quanto ne abbiamo bisogno 🙂


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