Fabio Franzin consiglia “The errand” di Seamus Heaney

“On you go now! Run, son, like the devil
and tell your mother to try
to find me a bubble for the spirit level
and a new knot for this tie.”

But still he was glad, I know, when I stood my round,
putting it up to him
with a smile that trumped his smile and his fool’s errand,
waiting for the next move in the game.

Seamus Heaney (Castledawson, 1939)

L’ambasciata

“E adesso vai, figliolo, corri come il vento,
e di’ a tua madre di cercarmi
una bolla d’aria per la livella
e un nuovo nodo per questa cravatta.”

Eppure fu contento, lo so, quando rimasi in campo,
rilanciandogli la palla
con un sorriso che vinse il suo e la sua ambasciata tranello,
in attesa della prossima mossa del gioco.

Considero Heaney una delle voci più autentiche e concrete della poesia contemporanea, perciò ho scelto una sua poesia. Questa, poi,  la considero perfetta, un capolavoro: in soli otto versi, in due quartine divise fra la voce di un padre e la risposta silenziosa di un figlio, Heaney ha racchiuso esperienza di una vita e eredità, trasferendola sugli “oggetti” del lavoro e della festa: la bolla d’aria per la livella, il nodo della cravatta. Cose assurde come la squadra tonda o lo stampo da salami con cui muratori e contadini si sono da sempre fatti beffe degli apprendisti per farli correre di qua e di là, e così farli crescere.
Ciò che si materializza nelle parole del poeta, fra quei due sorrisi, là, nel campo, è un salvacondotto per non lasciarsi ingannare così facilmente dai tanti tranelli che la realtà insinua fra le verità; per stare attenti, guardinghi in attesa della prossima mossa del gioco.

Fabio Franzin


One Comment on “Fabio Franzin consiglia “The errand” di Seamus Heaney”

  1. Avatar di frperinelli icalamari ha detto:

    bellissima davvero!


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