Penelope
Pubblicato: 6 dicembre 2014 Archiviato in: I poeti sono vivi | Tags: Alida Airaghi Lascia un commentoNon per lui,
lontano e indifferente
a quanto altro non fosse la sua casa
(i muri, intendo, suppellettili
che sapevo
impaziente di un caldo viziato:
il mio corpo è vecchio, gli occhi
ormai duri.
Ma io,
io per la tela stessa lavoravo.
Lei sola, in tutta Itaca,
aspettava la mia mano.
Alida Airaghi (Verona, 1953), da Nuovi poeti italiani 3 (Einaudi, 1984)