In my day, we knew how to drown plausibily

In my day, we knew how to drown plausibily,
to renounce the body’s seven claims to buoyancy. In my day,
our fragrances had agency, our exhausted clocks complained so beautifully
that cause began to shed its calories
like sparks. With great ostentation, I began to bald. With great ostentation,
I built a small door in my door for dogs. In my day,
we were reasonable men. And there was the promise of pleasure in every question
we postponed. Like a blouse, the most elegant crimes were left undone.
Now I am the only one who knows
the story of the baleful forms
our valences assumed in winter light. My people, are you not
horrified of how these verbs decline –
their great ostentation, their doors of different sizes?
Ben Lerner (Topeka, 1979), da Le figure di Lichtenberg (TLON, 2017)
– consigliato da Carmen Gallo
Ai miei tempi, sapevamo annegare plausibilmente,
rinunciare alle sette rivendicazioni del corpo sul galleggiamento. Ai miei tempi,
i profumi avevano iniziativa, le nostre pendole esauste si lamentavano così
splendidamente
che la causa cominciò a perdere calorie
come scintille. Con immensa ostentazione, cominciai a perdere i capelli. Con immensa ostentazione
costruii una porticina dentro la porta per i cani. Ai miei tempi,
eravamo uomini ragionevoli. E c’era la promessa del piacere in ogni dilemma
che postponevamo. Come una camicetta, i crimini più eleganti li si lasciava sbottonati.
Adesso che l’unico che sa
la storia delle forme perniciose
che le nostre valenze assumevano alla luce invernale. Gente mia,
non siete orripilati da come si declinano questi verbi…
dalla loro immensa ostentazione, dalle loro porte di diverse dimensioni?