lina la mia ultima ora è già suonata
Pubblicato: 19 marzo 2018 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Christian Sinicco, Giuseppe Nava Lascia un commento[lettera intercettata dalla censura]
lina la mia ultima ora è già suonata
quando sarai in possesso di questa mia lettera
il mio corpo sarà già freddo e cadavere
tu già sai il mio debole senso
già tu sai che fui accaduto
due volte sotto le granate
del barbaro nemicho
io fanciullo troppo debole
non conoscendo il grande pericolo
mi venne il pensiero
di scavalcare la frontiera
e farmi prigioniero
ma echo mentre scavalcai
io fui perseguitato
da persone vile i quali
dopo daver praticato tutto
mi fu dato la tremenda sentenza
della fucilazione alla schiena
dunque questa gente incosciente
in chuesto mondo esiste
mi anno dato venti minuti
di scrivere per ammunicando
ai miei cari la tremenda sciagura
sopra di me piantata
mia cara
si maledisca il nostro destino
che sensa fondo e sensa confino
nero esterno e nesurabile
a voluto essere oroso
preparandomi a un abisso spaventoso
in mezzo ha chuesto trovo forza di dire
non imprecare o cara se dio con lui
mi vuole è perché lui mi vuole bene
e che mi ama e che non vuole che le mie
sofferenze siano delugate
rasegnati alla mia brutta sorte
consola i miei cari genitori
se un altro ideale per te è preparato
vogliale bene al pare del mio ma
ricordami sempre nelle tue preghiere
ora mia cara non posso derempermi
e guardo la didietro la sentenza
mi aspetta con gelido sudore
che sono circondato
ricordami sempre nelle tue preghiere
Giuseppe Nava (Lecco, 1981), da Esequzioni (Esizioni D’If, 2013)
– consigliato da Christian Sinicco