Lo sfondo è un cortile, un edificio chiaro
Pubblicato: 29 aprile 2019 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Gian Mario Villalta Lascia un commentoLo sfondo è un cortile, un edificio chiaro,
platani, altre sagome soffici
come è del resto poco nitido tutto.
A chi assomiglia? Al padre, alla figlia
nata quarant’anni dopo,
a un trisavolo mai conosciuto, come dicono?
Chi è questo bambino, quando
ci siamo persi, io e lui?
Non lo conosco. So che è me
perché è nella foto
vista più volte , ripassando
il passato, soprattutto nei giorni subito dopo
qualcuno che è morto.
Si perde, l’origine. E condividere
la perdita, farne memoria
famigliare, passato per ogni uno suddiviso
e frainteso negli altri, è un dovere
e una necessità.
Ma chi sono diventati, i dispersi, o quando
ci aspettano avanti, tutti i noi stessi
che ci hanno persi?
Gian Mario Villalta (Visinale di Pasiano, 1959), da Telepatia (Lietocolle, 2016)
Autoritratto
Pubblicato: 27 aprile 2019 Archiviato in: Una poesia al giorno | Tags: Piero Simon Ostan Lascia un commentoÈ il taglio degli occhi di mio padre
non il suo colore
l’attaccatura bassa dei capelli
quasi piatti i piedi e lo stesso stampo delle mani
o forse è lo stare scorretto della schiena
ma più che altro è la stessa la mandibola che balla
quando la cena sa di poco e la camicia non stirata
l’apprensione dei giorni che fa lo stomaco compresso
con la tensione continua dei nervi raccolta nelle giunture
è la sua sintassi quando dico le frasi che non vengono
preciso il lampo nello sguardo che ricuce le cose
rifà buono il tempo
la solitudine lui dei boschi io delle parole.
Sarà poi un giorno mio figlio
e il figlio di mio figlio
sarà l’aggirarsi nell’identico buio delle strade
ad aspettare che venga il vento giusto
e il chiaro dentro gli occhi
Piero Simon Ostan (Portogruaro, 1979), da Il verde che viene ad aprile (Qudulibri, 2019)